Firmata in Regione la preintesa dell’AIR 2021 che prevede la partecipazione della medicina generale alla campagna per la somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2.
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 810
Regione Lombardia, da mesi sottoposta a critiche tanto impietose quanto meritate per la gestione della pandemia nel suo complesso e, ultimamente, anche per il ritardo, rispetto alle altre regioni, nella somministrazione del vaccino anti Covid, ha cercato di recuperare il consenso dei cittadini lombardi attraverso l’accordo appena concluso con le OO.SS. della Medicina Generale.
Mentre ben si capisce la necessità da parte della Regione di chiudere la trattativa in tempi brevi, altrettanto non si può dire per la decisione frettolosa di SNAMI e FIMMG, che di fatto ha impedito di migliorare un accordo che presenta ancora importanti criticità.
Del tutto insufficiente, ad esempio, la remunerazione prevista per la vaccinazione nel suo complesso, che comporta non solo l’atto dell’inoculo per il quale è prevista una quota stabilita dall’ACN, ma tutta una serie di adempimenti burocratici che di fatto saranno svolti gratuitamente dai MMG.
Il progetto di Governo Clinico prevede che una quota parte pari al 20% del totale venga erogata solo se saranno reclutati per la vaccinazione il 30% dei non responder segnalati da ATS. Una percentuale enorme, visto che si tratta di una popolazione selezionata di persone che si sono opposte alla vaccinazione loro proposta in precedenza. A queste condizioni, partecipare a questo progetto di governo clinico significa, quasi certamente, andare incontro ad una perdita economica che, per un massimalista, si aggira attorno ai 1000 euro.
Ancora, il fondo a livello regionale pari a € 1.500.000,00 comprensivo di oneri, da destinare all'incremento del 20% della presenza oraria del personale di studio rispetto ai requisiti orari minimi in essere, per supportare nell’anno 2021 il medico di medicina generale nella somministrazione del vaccino nel proprio studio o nelle sedi esterne, è forse sufficiente a coprire le spese aggiuntive che il medico dovrà sostenere, per l’impiego del proprio personale, per un mese e mezzo circa di una campagna vaccinale che si ipotizza spalmata su un periodo di sei mesi.
L’ennesima occasione persa per i medici di famiglia lombardi che hanno però poco da recriminare; è con le loro scelte che decidono i rapporti di forza esistenti tra le OO.SS: chi ha colpa del suo mal pianga se stesso.
INTESA SINDACALE
Finita la sperimentazione della riforma del Sistema Sanitario Lombardo: bocciatura da parte del Ministero
- Dettagli
- Categoria: Bacheca
- Visite: 1496
120 giorni: questo il limite di tempo dato dal Ministero della Salute alla Regione Lombardia per effettuare modifiche della "riforma" ritenute indispensabili ad armonizzare il Sistema Sanitario Regionale con quello Nazionale.
Nel complesso una sonora bocciatura senza se e senza ma, che fa seguito alla bocciatura sul campo che i cittadini lombardi hanno sperimentato sulla loro pelle, data dal SARS-CoV-2.
Vedremo i correttivi che la Giunta Regionale apporterà alla riforma; il SIMeT da tempo chiede che venga abbandonato il modello cooperativstico, che sia rafforzato il distretto e che sia data finalmente vita ai PreSST sulla base di quanto previsto dalla DGR XI/2019 del 31/07/20219.
La Fimmg e Intesa Sindacale firmano l’accordo per l’esecuzione dei tamponi rapidi negli studi dei MMG, ma SIMET e FP-CGIL Medici non ci stanno: “il Presidente Biagio Papotto, della Cisl Medici, ha firmato non tenendo conto della nostra contrarietà"
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 892
Approfittando della situazione emergenziale causata dalla pandemia da Covid 19, alla SISAC è stato sottoscritto l’ennesimo accordo sbagliato e dannoso per i medici di medicina generale la cui responsabilità ricade unicamente sulla Fimmg e la Cisl Medici guidata da Biagio Papotto.
Papotto, con un atto inspiegabile, peraltro l’ultimo di una lunga serie perpetrati negli ultimi 2 anni ai danni delle sigle sindacali che compongono Intesa Sindacale, nonostante la forte contrarietà espressa dal SIMET e dalla FP-CGIL Medici, ha sottoscritto insieme alla Fimmg un accordo che, tra le altre cose, prevede l’obbligatorietà dell’esecuzione dei tamponi rapidi negli studi dei Medici di Medicina Generale.
Il segretario nazionale del SIMET, Mauro Mazzoni, si è dissociato pubblicamente dall’iniziativa dichiarando che “ l’accordo non garantisce la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori. Inoltre, come diciamo da sempre, occorre potenziare i servizi e non fare accordi separati con le categorie alterando gli accordi già presi. Per quanto sopra, non avendo trovato delle condizioni idonee, il SIMET non ritiene l’accordo sottoscrivibile”.
Per quanto riguarda la Parte Pubblica, a guida lombarda, c’è da sottolineare la prosecuzione di un atteggiamento miope e l’assoluta incapacità di prevedere e programmare i fabbisogni sanitari dei cittadini che nella nostra regione è iniziato nel 2000, con l’AIR in cui fu innalzato, con la complicità di fimmg e snami, il rapporto ottimale da 1/1000 cittadini ad 1 medico ogni 1500 cittadini, con il conseguente blocco dell’accesso alla Medicina Generale per 8 anni, che è la principale causa della carenza di Medici di Famiglia nella nostra regione.
L’obbligatorietà di esecuzione dei tamponi per la ricerca del SARS-CoV-2, probabilmente spingerà molti colleghi vicini alla pensione, ad anticipare l’uscita dal SSN; si tratta infatti di soggetti ultrasessantacinquenni e quindi ad alto rischio di serie conseguenza per la propria salute in caso di contagio.
Proprio un’idea geniale, quella di provocare la diminuzione del già insufficiente numero di Medici di Medicina Generale nel corso di un’emergenza sanitaria.
Atto di indirizzo per la medicina convenzionata per il rafforzamento delle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di SARS-Cov-2
- Dettagli
- Categoria principale: Approfondimenti
- Categoria: RINNOVO ACN
- Visite: 838
Atto di indirizzo per la medicina convenzionata per il rafforzamento delle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di SARS-Cov-2
AIR medicina generale 2020: INTESA SINDACALE non firma l'accordo
- Dettagli
- Categoria: Notizie
- Visite: 884
L'Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale per l'anno 2020 non è stato sottoscritto da Intesa Sindacale per i motivi descritti in dettaglio nell'allegato.
In particolare due aspetti sono risultati particolarmente indigesti:
1) sembra che in Lombardia dalla fine di febbraio a maggio non sia successo niente, che non siano morti a causa del coronavirus circa 17.000 cittadini lombardi e che i medici di famiglia siano stati messi nelle condizioni di svolgere al meglio il loro lavoro (a cominciare dalla fornitura dei DPI). Continua infatti lo smantellamento della medicina generale con l'inserimento, anche formale, dei farmacisti nei processi di erogazione della cura e dell'assistenza dei cittadini.
2) Dopo la sottoscrizione dell'accordo il 27 luglio da parte dei solerti rappresentanti della FIMMG e dello SNAMI, il 28 luglio è stato convocato un nuovo Comitato Regionale per il giorno 30 luglio in cui è stato comunicato alle OO.SS. l'intenzione di mettere in mora i medici di Continuità Assistenziale che dal 2007 al 2019 hanno ricevuto l'incentivo di 1 euro per ora di servizio. E' evidente che questa comunicazione è stata volutamente data dopo la firma dell'accordo; un'azione proditoria che ha rafforzato la decisione, già assunta, di non sottoscrivere l'AIR.