Per tutti i Medici che hanno frequentato, o stanno frequentando i Corsi di Formazione Specifica in Medicina Generale, con iscrizione a partire dal 1994 ad oggi, è possibile la presentazione di un ricorso collettivo per vedere riconosciuti i danni derivanti dalla mancata corretta attuazione delle Direttive Comunitarie da parte dello Stato Italiano.

Come è noto il corso di formazione specifica in Medicina Generale è stato previsto con la Legge 30.07.1990 n. 212, in attuazione della direttiva n. 86/457/CEE ed è un titolo necessario per svolgere l'attività di medico chirurgo di Medicina Generale.

L'aspetto economico è stato disciplinato inizialmente con D.L. 325/1994, e attualmente dal Decreto del Ministero della Salute del 7 marzo 2006.

Pur essendo la legge di riferimento per tale percorso formativo la stessa che disciplina le specialità universitarie (il D.lgs. n. 368/1998), per i partecipanti a tale corso è stato tuttavia sempre previsto un trattamento economico ingiustificatamente sfavorevole e discriminatorio, ammontante, ad oggi, a una borsa di studio circa 11.592 Euro lordi all'anno, da cui vengono quindi detratti ritenute e addizionali IRPEF.

Di conseguenza la frequenza al corso di formazione in Medicina Generale comporta il percepimento di importo mensile netto di circa € 840,00, con impegno a tempo pieno e incompatibilità di altre attività lavorative.

A ciò si aggiunge il costo delle polizze assicurative professionali, con condizioni stabilite dalle Regioni di appartenenza.

Tale trattamento è ampiamente inferiore all'attuale compenso degli ammessi ai corsi di specializzazione universitari, per i quali, per effetto dei DPCM adottati nel 2007, il compenso è stato aumentato sino a circa 21.000 euro annui (a fronte di circa 9.600,00 per gli altri),

Inoltre, la remunerazione riconosciuta per frequentare le predette scuole di specializzazione è esente dall'IRPEF (secondo quanto disposto dall'Agenzia delle Entrate risoluzione 338/E del 30 ottobre 2002) e le strutture sanitarie provvedono al pagamento dell'assicurazione per i rischi professionali, per la responsabilità civile contro terzi e gli infortuni connessi all'attività assistenziale svolta dal medico in formazione.

 Il più sfavorevole (sin dal 1994!) trattamento economico riservato agli iscritti ai corsi in Medicina Generale, rispetto a quello previsto dal D.Lgs. n. 368/1999 e reso concreto dai D.P.C.M. 7 marzo, 6 luglio e 2 novembre 2007, in applicazione diretta della direttiva 93/16/CEE, non appare giustificato da norme di diritto, né da diverse circostanze di fatto, essendo le modalità di organizzazione e frequenza dei corsi in MMG del tutto equiparabili a quelli di specializzazione medica (tempo pieno, orari, esclusività).

Con il predetto ricorso potrà pertanto essere richiesta a titolo forfettario la differenza retributiva tra la borsa di studio attualmente percepita, e quella percepita dai medici in formazione specialistica universitaria.

Sarà possibile presentare il ricorso anche per i medici che hanno seguito il corso di Medicina Generale a partire dall'anno 1994/95.  

Il costo per ogni aderente iscritto al SIMET sarà di Euro 400,00 (4% ed IVA 22% già compresi nei 400,00 €), più un conguaglio finale pari a percentuale del 10% sugli importi recuperati.

Le adesioni dovranno pervenire tramite mail inviata a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., unitamente alla scheda di iscrizione al SIMET.

La documentazione necessaria per il ricorso (documento di identità, copia tesserino sanitario e attestato di formazione/frequenza al Corso di formazione in Medicina Generale) dovrà successivamente essere inviata direttamente allo studio legale.

In allegato il modulo per la richiesta del certificato di frequenza e dell'attestato di formazione alla Regione Lombardia.

Nel caso di cessata iscrizione al SIMET, fatta eccezione per i casi di cessata attività professionale nella Medicina Generale, la convenzione con lo studio legale avrà decadenza immediata

 

   

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