Dal Piemonte un'ottima notizia che apre la strada ad iniziative per porre fine in Lombardia alle pericolose derive regionali in tema di sanità.

E' infatti evidente che la presa in carico dei pazienti cronici consentita a "gestori" che non sono MMG e dipendenti del SSN prevista nella cosiddetta "riforma" della sanità lombarda, poggia su chiare forzature della normativa esistente.

Grazie a questa sentenza, che ha il pregio di fare chiarezza su una materia così complessa, confidiamo ancor di più sull'esito positivo del ricorso al TAR che abbiamo promosso, insieme ad altre sigle sindacali, contro le delibere regionali sulla cronicità.

Ma c'è di più: questa sentenza rivaluta il ruolo del medico di MG, che finalmente si può riappropriare del suo ruolo nella gestione del processo di diagnosi e cura del suo assistito.

Via i ricettari dalle strutture sanitarie private accreditate: questo è l'obiettivo che ci prefiguriamo di raggiungere al più presto anche in Lombardia.

Non ci facciamo illusioni, siamo coscienti che sarà una battaglia dura che si combatterà probabilmente per l'ennesima volta nelle aule dei tribunali, con l'auspicio di avere al nostro fianco cittadini e medici del sistema sanitario pubblico, da anni mortificati dalle scelte in campo sanitario di chi governa nella nostra regione.

 

   

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