Sarebbero allo studio del Governo provvedimenti per “premiare” i professionisti che si sono muniti di Pos e per sanzionare chi non si è ancora adeguato all’obbligo di accettare pagamenti elettronici per cifre superiori ai 30 euro, entrato in vigore il 30 giugno scorso.  

Lo ha annunciato - durante il Question Time in Commissione Finanze alla Camera – il sottosegretario di Stato, Enrico Zanetti, leggendo il parere del ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nello specifico, il Governo starebbe valutando la concessione di un credito d’imposta con il quale consentire agli operatori di abbattere i costi fissi dei terminali.

Costi che, secondo il  Tavolo di Lavoro istituito presso il ministero dello Sviluppo Economico, e che vede la partecipazione dello  stesso ministero dell’Economia e della Banca D’Italia, andrebbero da un minimo di 25 – 60 euro l’anno per gli apparecchi più innovativi a un massimo di 120-180 euro per quelli tradizionali, e a i quali si aggiungono le commissioni, di importo variabile secondo il numero e il volume delle transazioni e gli accordi commerciali con la banca.

“Ogni valutazione – ha comunque specificato Zanetti è subordinata al reperimento di di idonei mezzi di copertura finanziaria degli oneri, la cui entità dipenderebbe anche dall’intensità dell’agevolazione”.
Ma non si parla solo di bonus fiscali per i virtuosi: allo studio del Tavolo di Lavoro ci sarebbe anche “la possibile introduzione di sanzioni o interdizioni in caso di inadempienze”.  Sanzioni che, sino ad oggi, non sono previste dalla Legge.

* articolo pubblicato da media.fnomceo.it il 15 novembre 2014

   

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