Il 24 gennaio 2018 è stato sottoscritto da SNAMI e FIMMG l’AIR 2018.

Poichè giungono ai medici di famiglia, tramite mail e/o comunicati web, ingannevoli ricostruzioni dei fatti accaduti nel Comitato Regionale del 24 gennaio 2018 e fantasiose possibilità di guadagno contenute nell'accordo per tutti i medici di famiglia che si rendono disponibili a redigere il PAI, sono doverose alcune precisazioni.

1)   E' VERO CHE LO SNAMI HA FIRMATO L'AIR PER POTER PARTECIPARE AI TAVOLI         AZIENDALI ?
 All’inizio della trattativa era stato chiarito dalla parte pubblica che l’AIR, per essere  valido e attuativo, doveva essere sostenuto da una maggioranza assoluta di deleghe  sindacali.
 Né lo SNAMI né la FIMMG hanno la maggioranza assoluta delle deleghe per cui la  sottoscrizione dell’accordo da parte di uno di questi due sindacati non sarebbe stata  sufficiente a rendere valido l’AIR.
In assenza del nuovo AIR la partecipazione ai tavoli aziendali era garantita alle OO.SS firmatarie dell’AIR 2016-2017, tra cui lo SNAMI.
Lo SNAMI quindi non ha sottoscritto l’accordo per necessità ma per deliberata scelta.
 D'altra parte Il DG Welfare dr Daverio ha precisato all’inizio della seduta che era giunta  in assessorato una proposta congiunta SNAMI-FIMMG e che tale proposta era  accoglibile dalla parte pubblica. E' evidente che se un sindacato presenta una proposta  significa che ne sostiene il contenuto ed è altrettanto logico che poi la sottoscriva.
 
2)    QUALI SONO LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI COSTRETTE A FIRMARE L'AIR PER  PARTECIPARE AI TAVOLI AZIENDALI ?
 A seguito della sottoscrizione dell’AIR di SNAMI e FIMMG l’accordo è valido, quindi  chi non lo ha sottoscritto (INTESA SINDACALE e SMI) non può partecipare ai tavoli di  trattativa aziendale. Sono queste due OO.SS., essendo attuativo l’AIR, ad essere  costrette ad apporre la cosiddetta “firma tecnica” sia per continuare a rappresentare i  propri iscritti sia per tutelare la maggioranza dei medici lombardi che non hanno aderito  alla riforma.

3) QUALI MEDICI RICEVERANNO 10 € PER LA COMPILAZIONE DEL PAI ?
 Nel paragrafo “REMUNERAZIONE DEL PAI” sono previsti 10 € per gli estensori del  PAI “nel  contesto e con le modalità del modello organizzativo regionale di presa in carico del  paziente cronico e fragile adottato in attuazione dell’articolo 9 della Legge  Regionale 23/2015 e validato dall’ATS di riferimento”. E’ evidente che i destinatari di  questa quota sono gli estensori del PAI che hanno aderito alla riforma lombarda. La  questione è stata chiarita anche dal DG dr Daverio che ha precisato che i medici non  aderenti alla riforma non sono compresi in questa voce di spesa. Un'ulteriore  conferma arriva dalla stessa FIMMG firmataria dell'accordo: “Siamo riusciti a portare  all’interno del rapporto di convenzione tra Asl e medici il pagamento di una prestazione che  è precipua del piano assistenziale individuale. Almeno per i colleghi che sono  cogestori o gestori della presa in carico della patologia cronica”, ha dichiarato Fiorenzo Corti su QS del  26.01.2018.
   

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